Anche a Padova circa un migliaio di giovani hanno partecipato al Global Strike lanciato da FFF a livello nazionale, con la significativa presenza di rappresentanze del sindacato di base A.D.L. Cobas e dei Cobas scuola. Partendo dalla stazione, il corteo si è snodato per le vie del centro, in un clima di gioia e di festa, ma anche portando contenuti profondi e radicali contro questo modo di produzione e nettamente anticapitalistici. Soprattutto è stato colto il nesso indistinguibile tra guerra e cambiamenti climatici, per la giustizia sociale ed ecologica, contro ogni guerra del capitale che colpisce inesorabilmente la vita e la riproduzione dei popoli in ogni angolo del mondo. Sotto attacco non solo le multinazionali del fossile, ma anche chi le finanzia, come le banca Intesa San paolo o come imprese transnazionali e neocolonialiste quali Benetton.
Dopo il periodo della pandemia che ha bloccato i grandi movimenti moltitudinari contro i cambiamenti climatici, per l’uscita dal fossile e per un altro modo di produrre e riprodurre la nostra vita, FFF ha dimostrato ancora la sua vitalità e le proprie potenzialità.
La presenza di rappresentanti di lavoratori in lotta è stato un grande arricchimento che va nella giusta direzione: la convergenza delle lotte ecologiste con la questione del lavoro, del reddito, del carovita, che potrà mostrarsi fino in fondo con la grande manifestazione del 26 a Firenze con i lavoratori della GKN.
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Photo credit: Davide Lorenzon