Il Tar condanna la Regione Veneto sulla questione alimenti Pfas

La sentenza del TAR veneto che obbliga la Regione a desegretare i dati sui reperti riscontrati nel monitoraggio sugli alimenti ci fa riflettere sul modo in cui i vertici regionali della salute pubblica del Veneto hanno gestito la questione PFAS, nascondendo di fatto documenti importanti e negando ai cittadini del Veneto, non residenti nella zona rossa, di effettuare un’analisi del sangue per esercitare il diritto di rappresentato da un esame propedeutico fondamentale per la diagnosi delle proprie patologie e delle scelte terapeutiche e di prevenzione specifiche per le patologie dovute ai PFAS.
La sentenza del TAR è solo il primo passo per aprire tutte le porte ai “segreti” della Regione.
Il Veneto, fino a prova contraria, fa parte ancora della Repubblica italiana, checché ne pensino i mini-sovranisti (del gruppo “Roma Ladrona). Pertanto i diritti sanciti dalla nostra Costituzione “DIRITTO AD ESSERE INFORMATI e DIRITTO DI ACCESSO AGLI ESAMI MEDICI E ALLE CURE” valgono pure nel Veneto ed è UNA VERGOGNA CHE SI DEBBA RICORRERE AL TRIBUNALE PER EFFETTUARE UN ESAME DEL SANGUE che, attualmente, chi comanda la sanità in Veneto ha definito, non so con quale faccia tosta “blindato”.
Un ringraziamento a Green Peace e alle “Mamme no Pfas” per avere sollevato il caso presso il TAR

Tratto da Cillsa