…e intanto il Rio Novo è più inquinato della tangenziale di Mestre
Nei giorni scorsi è scattato prima l’allarme arancio e poi quello rosso ed il Comune di Venezia in base all’Accordo di Programma del Bacino Padano sulle misure di contenimento delle polveri sottili ha introdotto alcune restrizioni:
al traffico veicolare stradale privato e commerciale; riduzione delle temperature di riscaldamento degli edifici; stop abbruciamenti all’aperto falò e fuochi di artificio ( ma non ha bloccato in alcun modo i roghi del Panevin e dea Vecia che ha determinato i superamenti dei limiti di legge del 6 e 7 gennaio); stop allo spargimento di liquami.
Ma non si introduce alcuna restrizione al traffico acqueo a Venezia centro storico e nelle acque di competenza comunale della Laguna di Venezia …. Anche l’annunciata ordinanza relativa al traffico nel Rio Novo continua a rimanere chiusa nei cassetti del Comune di Venezia
Sembra che il Comune di Venezia non voglia in alcun modo disturbare le varie lobby e limitare le attività che operano direttamente ed indirettamente nel settore turistico a Venezia centro storico.
Sull’inquinamento derivante da traffico acqueo in Laguna ricordiamo ancora una volta che:
In base all’ultimo studio dell’ARPAV (Progetto Apice-luglio 2013), le emissioni annuali di polveri sottili PM2,5 nel territorio del Comune di Venezia e in Laguna (vedi diagramma a torta riportato a pag 4) sono derivanti dai seguenti comparti:
il traffico portuale commerciale emette il 19% di polveri sottili;
il traffico portuale passeggeri (traghetti e navi da crociera) il 12%;
il traffico acqueo locale (vaporetti, e altre imbarcazioni pubbliche e private) il 14%,
per un totale appunto del 45% sulle emissioni complessive di polveri sottili PM2,5.
Gli altri compartiche producono polveri PM2,5 nel Comune di Venezia sono:
Produzione energia20%
Traffico stradale15%
Industria 12%
Riscaldamenti domestici5%
Altre fonti 3%
Come denunciamo da anni la centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria dell’ARPAV di Sacca Fisola (l’unica in Laguna) è assolutamente inadeguata anche per la sua localizzazione, mentre la nuova centralina installata sperimentalmente in Rio Novo sta dando risultati inquietanti: Canal Grande e rii interni sono più inquinanti della tangenziale di Mestre e solo ora pare che il Comune intenda limitare il traffico in Rio Novo con l’annunciata Ordinanza (che però rimane chiusa nei cassetti ) ma che se sarà riservata solo a tale rio poco servirà.
Una grande nave (da crociera o mercantile) inquina come 14.000 automobili, ma anche vaporetti, motonavi ACTV, lancioni granturismo, imbarcazioni da trasporto o da diporto non scherzano, visto che contribuiscono per un 14% dell’inquinamento complessivo e in inverno, quando gli impianti di riscaldamento sono accesi inquinamento a mille, le navi da crociera non c’entrano perché la stagione croceristica si interrompe per riprendere a primavera.
Nostre rilevazioni – effettuate in questi ultimi anni (2014-2015-2016) con l‘Associazione tedesca NABU –sulle polveri ultrasottili (di dimensioni inferiori al PM2,5) – le più pericolose per la salute – hanno dimostrato che in diverse parti della città si raggiungono livelli estremamente pericolosi.
Tutti gli studi internazionali e nazionali sugli impatti sanitaria cui sono esposte le popolazioni delle città portuali e costiere hanno dimostrato un aumento dei danni alla salute umana a carico dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio ed un incremento della mortalità in particolare per tumori polmonari.
Per quanto riguarda il traffico acqueo in città ed in Laguna chiediamo da diversi anni :
una efficiente rete di rilevazione degli inquinanti in Laguna e in centro storico;
che le grandi navi da crociera si fermino fuori dalla Laguna;
che tutte le banchine portuali vecchie e nuove, dentro e fuori della laguna, siano elettrificate per fornire energia elettrica alle navi in fase di attracco che devono tenere i motori spenti.
che tutti i mezzi acquei circolanti in laguna e in città utilizzino carburanti a basso tenore di zolfo ;
che tutti i mezzi acquei circolanti in Laguna e in città utilizzino le migliori tecnologie antiinquinamento attualmente a disposizione, come filtri antiparticolato o sistemi catalitici per riduzione delle emissioni; esistono poi una vasta gamma di motori marini di nuova generazione poco inquinanti (ibridi, elettrici, etc.);
rottamazione dei mezzi più inquinanti pubblici e privati, con contributi pubblici per la riconversione.
Si è conclusa da poche settimane la COP24 – conferenza dell’ONU sui cambiamenti climatici provocati dall’effetto serra dovuto alle emissioni di CO2 – con risultati alquanto deludenti sui provvedimenti per limitare tali emissioni, segnaliamo che il traffico marittimo (il 3% del totale di emissioni di gas serra) non rientra nel computo oggetto degli accordi, in quanto non viene ascritto ad alcun Stato.
Comitato NOGrandiNavi – Laguna Bene Comune
Associazione AmbienteVenezia
Collettivo Universitario LISCRio novo