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Contro il consumo di suolo un seme per il Parco del Basso Isonzo

Pare che a Padova e nel padovano le istituzioni non prendano sul serio il rischio del dissesto idrogeologico difatti, secondo dati ISPRA, circa l’11% del territorio dove abitano 118mila padovani è da considerare zona rossa ad alta pericolosità idraulica ovvero dove le alluvioni hanno un tempo di ritorno tra i 20 e i 50 anni, ma nuovi cantieri continuano a comparire anche lungo gli argini di fiumi e canali.

Ma non tutto è perduto finchè l’attenzione e l’attivismo dei cittadini per la difesa del territorio in cui vivono genera progetti costruttivi dal basso per sopperire alla mancanza d’attenzione delle istituzioni. Come nel caso della community “Un seme per il Parco Agricolo Basso Isonzo” un gruppo informale che, indignato dal fatto che Padova sia una città sempre più invasa dal cemento, con l’aria irrespirabile un giorno su tre e con la natura che sembra scomparire a causa del consumo di suolo, ha lanciato una campagna di crowdfunding per l’impianto di nuovi filari campestri a difesa dell’ecosistema dell’area verde del Parco del Basso Isonzo.

Basso Isonzo

Difatti in città sono sempre meno le aree verdi difese e valorizzate. Uno dei luoghi simbolo di questa “resistenza verde” è proprio il Parco del Basso Isonzo: l’idea è quella di piantare delle siepi campestri nei campi tra via Bainsizza e via Isonzo, a difesa delle colture, dell’aria e del suolo di questo cuneo verde tra le zone residenziali e produttive della parte sud di Padova.

Attraverso una campagna di crowdfunding si raccoglieranno i fondi necessari per creare un “corridoio ecologico” di circa 450 metri, lungo il confine di due aziende agricole biologiche dell’area e assicurarne la manutenzione per un anno.
Fino al 7 maggio si potrà partecipare alla raccolta fondi  (collegandosi al sito web: www.triboom.com/parco-agricolo- basso-isonzo).
Al termine della campagna, i cittadini che avranno contribuito si daranno appuntamento nell’area designata per mettere a dimora le piante e festeggiare tutti insieme con un pranzo collettivo e musica dal vivo. Sarà una vera e propria festa, prevista per i primi di maggio, per celebrare l’inizio di un percorso verso la creazione di un parco agricolo urbano al servizio città.