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Venezia si prepara alla mobilitazione “Il 7 e l’8 giugno bloccheremo le Grandi Navi”

Mobilitazione. Questa è la risposta che la città darà alla pressione che le lobby crocieristiche stanno esercitando sul Governo per riaprire la laguna alle Grandi Navi. Una mobilitazione su tutti i fronti. Questo è quanto ha deciso l’assemblea dei comitati cittadini riunitisi ieri a San Sebastiano. Volantinaggi, coinvolgimento di associazioni e personalità italiane e internazionali che già si sono dimostrate sensibili al problema, incontri informativi come quello che si svolgerà  il 28 aprile a Ca’ Loredan per illustrare i risultati di una indagine condotta da scienziati d’oltralpe sulla quantità di polveri e di Pm 10 messa in atmosfera dei Grattacieli Galleggianti. Oppure la simulazione del passaggio delle mega navi che sarà realizzata nella fontana di piazza Ferretto, a Mestre, il 2 giugno.

Una mobilitazione fantasiosa e di lunga durata che si concluderà sabato e domenica 7 e 8 giugno con il blocco totale delle crociere.

“Dall’incontro di San Leonardo la situazione anziché migliorare è peggiorata – ha spiegato Tommaso Cacciari portavoce del Laboratorio Morion -. Dobbiamo tentare in tutti i modi di tenere alta l’attenzione sul tema e coinvolgere il maggior numero possibile di persone. A Roma la lobby del Porto ha premuto sul Governo per un’accelerazione a favore della Marittima, da mantenere come punto d’arrivo, lasciando in pista solo il Contorta Sant’Angelo e la tangenziale dietro la Giudecca. Non possiamo accettare i soprusi della politica di palazzo”.

Sarà quindi una mobilitazione generale che, non a caso, andrà a cadere proprio in un fine settimana delicato in cui a Venezia si apre la Biennale Architettura e si svolge la Vogalonga.

Mentre la città si prepara a mettere in campo fantasia e determinazione per difendere la sua laguna, l’amministrazione comunale prosegue la strada diplomatica. Se da un lato, l’assemblea ha applaudito il tentativo del sindaco Giorgio Orsoni di rivolgersi direttamente al premier Matteo Renzi con una lettera, dall’altro ha invitato, per bocca del consigliere comunale Beppe Caccia, “chi, dal senato alle istituzioni comunali, la pensa come noi a scendere come noi in piazza a giugno”.

La partita Grandi Navi Contorta si gioca tutta nelle prossime settimane. Su un punto fondamentale le tante voci che hanno preso parte all’assemblea di San Sebastiano si sono dichiarate concordi: mobilitiamoci tutti perché la laguna non può essere trasformata in un braccio di mare aperto.