SABATO 26 GENNAIO ore 11.00 TUTTI in P.zza DEI SIGNORI (davanti all’UFF. POSTALE)
Mai, nella storia della Repubblica, un risultato referendario -come quello di giugno 2011, quando 27 milioni di italiani pronunciarono un chiaro NO alla privatizzazione della gestione dell’acqua e dei beni comuni – è stato oggetto di un attacco così ostinato; mai un diritto costituzionalmente garantito (art.75 Cost.) è stato così platealmente sbeffeggiato.
Non solo ci provò ad affossarlo, appena due mesi dopo i referendum, il Governo Berlusconi con la finanziaria di agosto di quell’anno ma, soprattutto, l’hanno disatteso (e continuano a disattenderlo nonostante le migliaia di diffide loro pervenute da parte di noi utenti) i Gestori (come fa ACEGAS-APS) e gli AATO, nella misura in cui hanno continuato ad applicare una tariffa dell’acqua comprensiva della quota di profitto (7%) che proprio il 2° quesito referendario ha da un anno e mezzo cancellato!!
Poi è stata la volta dell’Amministrazione di Padova e delle forze politiche che la sostengono (con qualche significativa eccezione) a remare contro: nel giro di pochissimi mesi (da luglio a settembre 2012) e senza un reale coinvolgimento della città hanno dato il proprio assenso all’operazione di fusione per incorporazione di ACEGAS-APS nella multi servizi emiliana HERA (altra s.p.a. quotata in borsa) che realizza, di fatto, una privatizzazione strisciante della gestione dell’acqua e dei servizi locali (v. il nostro Dossier sull’argomento).
Basta? No. Perché è di queste settimane il provvedimento dell’Authority dell’Energia Elettrica e del Gas (AEEG) che reintroduce, sotto la voce oneri finanziari, la quota di remunerazione del capitale investito cancellata dal 2° quesito. Come a dire, i Governi cambiano ma la logica neoliberista e privatizzatrice dei beni comuni resta e, con essa, lo schiaffo dato alla volontà espressa da milioni di concittadini. Netto il giudizio espresso dal Forum italiano dei movimenti dell’acqua: ritiro immediato del nuovo metodo tariffario transitorio e dimissioni dei membri dell’Authority!
Tutto ciò sta accadendo in un contesto a dir poco surreale: l’ente preposto alla definizione di Piano d’Ambito e tariffa del servizio idrico -ossia l’AATO Bacchiglione (composto da 140 Comuni veneti, tra cui il nostro) – è stato commissariato, non essendosi trasformato, entro il 31 dicembre 2012, in Consiglio di Bacino. Dunque, chi sta in questo momento decidendo tariffa e bollette non sono i rappresentanti dei Comuni ma un Commissario straordinario!!
Ciò che invece non ha soluzione di continuità, ci viene da dire, è il pagamento delle bollette da parte di noi cittadini-utenti, bollette destinate a diventare sempre più care!!!
Per questi motivi, per ribadire il nostro fermo NO alla tariffa-truffa dell’AEEG e alla svendita dei nostri servizi locali ad HERA s.p.a, raccogliamo l’appello del
Forum italiano dei movimenti per l’acqua alla mobilitazione e al rilancio della Campagna di Obbedienza Civile che consiste nella autoriduzione delle bollette dell’acqua!! Farlo è semplice… come bere un bicchier d’acqua!
Per affermare che acqua e servizi locali devono restare fuori dal mercato… partecipa all’autoriduzione delle bollette.
E’ un tuo diritto. Fallo valere!
Comitato provinciale 2 Si Acqua bene comune di Padova
www.acquabenecomune.org