Tra emissioni, polveri sottili e nuove cementificazioni, quale futuro per la nostra città?
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Lunedì 18 novembre nella sala del Laurentianum, a Mestre alle ore 18.00 Quartieri In Movimento chiama a raccolta cittadin*, comitati ed associazioni, per discuterne e costruire insieme una grande campagna di mobilitazione contro l’inquinamento, per la qualità dell’aria che respiriamo ed il diritto alla salute.
Interverranno:
Comitato Nograndinavi
Fridays For Future – Venezia/Mestre
Paolo Regini, medico pediatra
L’anno scorso Quartieri In Movimento, una rete di comitati, associazioni e collettivi formatasi attorno ad alcuni temi strategici per la qualità della vita urbana, ha attraversato il dibattito cittadino ponendo all’attenzione di tutti le questioni generate dal modello di sviluppo verso cui si sta dirigendo la nostra città.
Lo ha fatto a partire dai nessi tra i tagli del welfare e dei servizi sociali, il mancato recupero degli immobili pubblici e privati abbandonati e l’aumento del degrado, denunciando da un lato il deficit di partecipazione democratica indotto dallo smantellamento del sistema di decentramento e dalla chiusura degli spazi pubblici a disposizione di cittadini ed associazionismo, e dall’altro i processi di speculazione turistica che stanno stravolgendo, dopo il centro storico, anche la terraferma, e che, oltre ai temi della residenzialità, del turismo insostenibile, della monocultura, del lavoro, intersecano anche altre questioni.
Tra queste, la più drammatica ed urgente è quella ambientale, legata all’inquinamento, al consumo di suolo ed alla cementificazione.
La nostra città è, infatti, una delle più inquinate da polveri sottili con il triste record di oltre 50 superamenti dei limiti di PM10 nel 2019, ben oltre il massimo consentito per legge di 35 superamenti/anno, quando mancano ancora due mesi, quelli autunnali, in cui le condizioni atmosferiche favoriscono le concentrazioni degli inquinanti. Non è quindi inimmaginabile che entro fine anno il dato possa impennarsi ulteriormente fino ad 80/90 superamenti. Praticamente un giorno su quattro. Un dato impressionante e preoccupante (di fronte al quale Comune, Città Metropolitana e Regione restano sostanzialmente inerti) generato da un insieme di concause.
Il traffico automobilistico è senza dubbio una delle più importanti. Rispetto a questo tema le politiche attuate dall’amministrazione comunale finora sono gravemente insufficienti, sia per quanto riguarda gli incentivi all’uso del trasporto pubblico ed alle mobilità alternative all’auto privata, sia per quanto riguarda il blocco della circolazione e l’allontanamento del traffico dal centro urbano.
Altri importanti fattori di natura antropica danno un contributo all’innalzamento del livello di inquinamento, sia a livello locale che su scala regionale/continentale. Dagli impianti di riscaldamento alle attività industriali,dal traffico aeroportuale alla questione delle Grandi Navi, tutti elementi che amplificano le emissioni e, conseguentemente, l’emergenza climatica ed ambientale, e su cui si devono fare scelte coraggiose, che diano risposte alle richieste di agire rapidamente, concretamente ed efficacemente provenienti dalla comunità scientifica e dai milioni di persone che, in Italia e nel mondo, si stanno mobilitando per salvare il pianeta e la vita.
Scelte che necessariamente devono coinvolgere anche le amministrazioni locali e, se il blocco della circolazione, peraltro annacquato da deroghe e scarsi controlli, risponde infatti alla logica dell’emergenza, altri sono i provvedimenti di tipo strutturale a medio e lungo termine che vanno adottati dalla nostra città:
– va innanzitutto dichiarato lo stato di emergenza climatica, preludio all’adozione di efficaci misure e di un concreto impegno di Venezia, città in prima linea, ad assumere un ruolo di leadership a livello globale sul fronte della lotta all’inquinamento ed ai cambiamenti climatici;
– vanno contrastate la cementificazione ed il consumo di suolo, implementando la realizzazione di aree verdi all’interno del perimetro urbano e la rinaturalizzazione di aree degradate;
– vanno estromesse definitivamente le Grandi Navi dalla Laguna, causa di grave inquinamento dell’aria e del dissesto idrogeologico dell’ecosistema lagunare.
– vanno realizzati investimenti importanti, ampliamento della rete ciclabile e rigenerazione energetica degli edifici, per portare la città verso l’obiettivo delle emissioni zero;
– va promosso l’uso del trasporto pubblico attraverso politiche di forti incentivi e sconti su biglietti ed abbonamenti, sull’esempio di molte città italiane ed europee;
– vanno ripristinate le ZTL, cancellate da un provvedimento miope che non ha rivitalizzato il commercio riducendo invece intere vie a invivibili camere a gas;
Da qui bisogna partire, attraverso iniziative e mobilitazioni concrete. Lo vogliamo fare insieme a quant* hanno a cuore la nostra città, il diritto alla salute e la qualità della vita dei suoi cittadini.
Quartieri In Movimento