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Varsavia: il clima cambia velocemente, i governi agiscono lentamente

Neanche il tifone Haiyan che nelle Filippine ha ammazzato più di 10 mila persone ci ha insegnato qualcosa. Eppure, la “benzina” dei tifoni sono proprio quelle particelle di vapore acqueo di cui il riscaldamento globale sta riempendo l’atmosfera. I disastri insomma, non sono mai naturali. L’unica certezza che sta emergendo dalla diciannovesima Cop in scena a Varsavia è che l’homo sapiens sapiens sta costruendo la distruzione della sua specie. Il quinto rapporto dell’Ipcc pubblicato ha settembre ha oramai tolto tutti i residui dubbi della comunità scientifica sui cambiamenti climatici. Il clima sta cambiando rapidamente e la causa è l’uomo. La cura, di contro, tarda ed arrivare e c’è il forte rischio che quando arriverà non ci sarà più niente da curare. I Governi sono nelle mani della stessa economia predatoria che ha macinato ambiente (per non parlare dei diritti) per ricavare profitto. La politica è in stallo e ancora si sente ripetere che l’ecologia viene dopo l’economia e che non si può parlare di tutela dell’ambiente in tempi di crisi. Prima, sostengono gli economisti liberali, bisogna far ripartire l’economia. Una favola che ci sta conducendo nel baratro. I tempi per invertire la tendenza sono stretti. E anche se ripartissimo immediatamente rinunciando ai combustibili fossili, puntando sulla sostenibilità e sulla Green Economy, sul rinnovabile e sul riciclo – si legge nel rapporto Ipcc – l’umanità dovrebbe ugualmente prepararsi ad affrontare un duro periodo di sconvolgimenti climatici. Niente sarà più come prima. Siamo ancora in tempo per salvare l’umanità ma è impensabile continuare con la stessa economia che ha causato il disastro. Questo è il messaggio che viene da Varsavia. Vien da chiedersi in quanti sono preparati ad recepirlo.