A pochi giorni dalle elezioni, già incombono su Padova nuovi abbattimenti di alberi perfettamente sani per essere sostirtuiti da nuovo cemento (rotonde, parcheggi,ecc).
I lavori di costruzione di una nuova rotonda all’Arcella, all’incrocio tra via Buonarroti, via A. Da Murano e via Guicciardini, prevedono il taglio di 8 alberi sani situati in corrispondenza dell’area.
L’opera costa 350.000 euro; oltre alla realizzazione della rotonda sono previsti posti auto, in una zona che non presenta alcuna necessità di nuovi parcheggi, essendone abbondantemente provvista.
Il problema è a monte, e come tale andrebbe trattato: non occorre sprecare denaro pubblico per quest’opera, occorre un ridisegno complessivo della viabilità per mitigare l’eccesso di traffico. Le vie in questione hanno, inoltre, già subito negli ultimi anni pesanti abbattimenti dei grandi alberi, con peggioramento complessivo della qualità dell’aria e della vivibilità della zona.
La seconda criticità riguarda il taglio di 19 tigli sani in via D’Avanzo, per un non ben chiaro progetto di “sistemazione aiuole in prossimità del Ponte Unità” in cui non si capisce il perché dell’eliminazione degli alberi. Ricordiamo che tali lavori fanno parte di una serie di opere definite di “riqualificazione” pianificate dall’amministrazione precedente (già nel 2013 si era cercato di abbattere oltre 80 alberi sani all’Arcella per far posto a una pista ciclabile, fatto che i cittadini di numerosi comitati locali, tra cui noi, hanno sempre fortemente osteggiato)
E’ chiaro che la sostituzione di ben 27 alberi maturi (di oltre 30 anni di età) e sani con altrettanti arbusti spesso piantumati in siti diversi e di nessuna utilità per i cittadini (es. sotto o a lato di cavalcavia e ponti) è una ben magra consolazione per gli abitanti, se si pensa che in due anni sono stati sostituiti oltre 1200 alberi grandi e maturi (platani, tigli, bagolari, olmi) con specie arbustive (acero campestre, corniolo, parrotia, frassino minore, etc.) che da adulti non raggiungeranno mai le taglie dei precedenti e che comunque per i prossimi 10-15 anni saranno così piccoli che il cittadino non si accorgerà della loro presenza e non potrà godere del conforto della loro ombra nelle estati torride (34-38 °C) padovane.
Si presenta ora una formidabile opportunità per la nuova amministrazione e il nuovo Sindaco per dare discontinuità alla politica di chi lo ha preceduto e per restituire la voce ai cittadini, che in questi anni si sono battuti per la difesa del verde, bloccando gli abbattimenti e ripensando profondamente i progetti di cementificazione. Staremo a vedere!
Comitato difesa alberi e territorio Padova
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