Stavolta ci siamo. La stroncatura è di quelle definitive. Definitive perché non viene dai “soliti” ambientalisti. Non viene neppure dai “soliti” scienziati che si sono rifiutati di entrare nel “libro paga” del Consorzio. A stabilire che il progetto dello scavo del Contorta per farci passare le Grandi Navi è una porcheria (termine poco scientifico ma senz’altro adeguato alla questione) è l’Ispra, l’istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’autorevole ente di ricerca che fa capo al ministero dell’Ambiente. La relazione che potete leggere in allegato, affonda il ventilato scavo del Contorta sotto tutti i profili: ambientale, idraulico, morfologico, ecotossicologico. Per non parlare dei conflitti normativi con la legislazione speciale per Venezia e le direttive europee. Nessuno via di uscita viena lasciata al proponente del progetto (tanto per cambiare, l’Autorità Portuale di Paolo Costa). Tutte le 134 osservazioni avanzate per soddisfare la procedura Via vengono bocciate con gudizi come “insufficiente”, “non esaustiva”, “non soddisfa la domanda”, “incompleta ed incoerente”. Una bocciatura che in un qualsiasi Paese civile, dove il parere dei tecnici e dei ricercatori, viene tenuto in giusta considerazione, significherebbe l’abbandono del progetto. In Italia, purtroppo, siamo abituati in tutt’altra maniera. La politica, ma forse sarebbe meglio scrivere, il sistema di malaffare mafioso che sovrintende le Grandi Opere – e lo scavo del Contorta, rientra a buon diritto in questa categoria – ci ha insegnato che più della logica, della salvaguardia e della scienza pesa la tangente.
Ed è per questo che il senatore Felice Casson e la senatrice Laura Puppato, a proposito di questa relazione dell’Ispra in procinto di arrivare in commissione Via, chiedono al Governo con una interpellanza di adoperarsi per garantire “trasparenza e correttezza” nella procedura di valutazione ambientale (cosa che quasi mai si è vista a quei piani del palazzo) e soprattutto “di assicurare l’assoluta indipendenza dei membri della commissione Via, evitando ogni indebita ingerenza nella decisione finale”. Cosa che si è vista ancora meno, sempre in quei famosi piani del palazzo.
Gli ambientalisti intanto stiano in campana e ricordino che anche il Mose ce lo hanno fatto senza neppure passare per la Via! La definitiva bocciatura dell’Ispra dello scavo del Contorta è certo un rigore a nostro favore ma adesso bisogna buttare la palla dentro e lo faremo sabato 9 maggio, a Venezia, se saremo in tanti a manifestare contro le Grandi Navi, contro la mafia e il sistema corrotto che ci sta sotto. E’ il momento giusto per chiudere la partita. Non lasciamoci sfuggire l’occasione.
Di seguito il comunicato di Ambiente Venezia
Ecco il Documento ISPRA che analizza le Risposte dell’Autorità Portuale alle richieste di Integrazioni della Commissione VIA – e Rileva una marea di Criticità residue del Progetto Contorta
In allegato anche un’ interrogazione dei senatori Casson e Puppato sull’argomento
L’associazione Ambiente Venezia ritiene utile rendere noto un documento dell’ ISPRA ( Istituto Superiore per la Protezione e per la Ricerca Ambientale ) da cui emerge un articolato giudizio decisamente negativo sul progetto di “Adeguamento via acquea di accesso alla stazione marittima di Venezia e riqualificazione delle aree limitrofe al canale Contorta- S.Angelo “.
Con una rigorosa analisi l’Istituto relaziona su ognuna delle 134 richieste che nel corso della procedura la commissione VIA ha formulato all’ Autorità Portuale di Venezia mettendone in evidenza tutti gli aspetti critici ( le cosiddette “ criticità residue “ ) che connotano inequivocabilmente ed in modo definitivo la condanna del progetto in esame.
Vengono vagliati nel dettaglio i vari temi quali: – il quadro progettuale,-la modellistica impiegata,-gli aspetti dell’idrodinamica e della morfologia,-lo stato dei sedimenti e delle opere di mitigazione e compensazione per la realizzazione di velme e barene,-i vari tipi di inquinamento e la salute pubblica,- la perdita di habitat prioritario e il conflitto con le direttive europee ,-le componenti della vegetazione, flora, fauna ,pesca e molluschicoltura,- l’aggiornamento della Valutazione di Incidenza,-ecc.
Gli elementi valutati per la loro valenza riconosciuta “ importante e significativa “ pongono questioni irrisolvibili di carattere ambientale e rendono così il progetto irrealizzabile: in oltre l’80% delle componenti si riscontrano giudizi di “insufficienza”, “ la risposta non è esaustiva” , “la risposta non soddisfa la domanda”, “elementi incompleti ed incoerenti “, ecc. In termini meno tecnici ciò significa la pietra tombale del Contorta-S.Angelo.
Si confermano così, e per alcuni versi si esaltano, i contenuti di tante osservazioni già inviate alla commissione Via dal mondo civile e scientifico ( tra cui la scrivente associazione ) e soprattutto si deve subito ottemperare al volere della cittadinanza che ha sempre contrastato questo disastro lagunare e indica realisticamente quella soluzione alternativa alla bocca di Lido già definita progettualmente che nel mantenere l’attività crocieristica a Venezia riesce a coniugare lavoro e salvaguardia dell’ecosistema lagunare.
In tale contesto si ringrazia il senatore Casson e la senatrice Puppato che hanno presentato prontamente una interrogazione in materia che trovate in allegato e che provvederemo a diffondere via e-mail e via facebook negli indirizzari con i quali siamo collegati.
Allegati:
ISPRA – Istogramma sulle criticità residue – Progetto Contorta
Relazione ISPRA su Contorta Integrazioni
Interrogazione Senatori Casson e Puppato su Progetto Contorta S
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