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La Venezia ambientalista in riva per dire No ad altri scavi. La soluzione è solo una: fuori le Grandi Navi dalla laguna

Domenica di lotta e di festa a Venezia. Domenica di orgoglio cittadino. La Venezia che non ci sta a veder trasformare in merce la laguna che le ha dato vita, è scesa in riva per ribadire il suo No alle Grandi Navi ed a tutto quello che queste portano con sé, dall’inquinamento dell’aria alla devastazione dei fondali.
Parecchie centinaia di cittadini hanno accolto l’appello del movimento contro le Grandi Navi e si sono radunate questo pomeriggio alle Zattere, proprio davanti a quel canal della Giudecca dove sfilano impuniti queste brutte speculazioni edilizie galleggianti che sbandierano nomi come Preziosa o Deliziosa.

Una manifestazione riuscita che ha ridato voce alla Venezia ambientalista dopo una tornata elettorale nella quale i temi ecologisti non sono mai stati al centro della discussione e che, per di più, ha visto la vittoria di un sindaco che se gli chiedi quali siano i suoi programmi per tutelare l’ecosistema lagunare ti risponde che è contrario alle teorie gender nelle scuole come nell’ambiente.
Non è un caso che alla bocciatura da parte del Tar del progetto dello scavo del canal Contorta per farci passare le Grandi Navi evitando la rischiosa passerella davanti alla basilica, Comune e Autorità Portuale abbiano subito presentato la proposta di scavare il Vittorio Emanuele.

Per chi ragiona con la logica delle Grandi Opere infatti, scavare qua o là non fa nessuna differenza. Son comunque fondi pubblici da deviare a mafie e appaltatori. Per chi ragiona con l’ottica della salvaguardia, sono invece milioni di metri cubi di fondale da buttare in pattumiera col risultato di lasciare il problema dell’inquinamento da fumi come sta, ed impoverire una laguna che oramai altro non è che un braccio di mare.

“Il problema delle Grandi Navi – hanno dichiarato gli organizzatori – non può essere circoscritto al passaggio davanti a San Marco perché l’inquinamento che producono e la devastazione dell’ecosistema causato dallo spostamento d’acqua rimane tale anche se il percorso viene deviato. La soluzione non può essere lo scavo di un altro canale, che sarebbe un rimedio peggiore del male. La soluzione è solo una: fuori le Grandi Navi dalla laguna di Venezia”.